Dott.ssa Michela Fidale-Roma Nutrizionista

Le intolleranze alimentari, si differenziano dalle allergie perché non sono immunomodulate, cioè il sistema immunitario non interviene a difendere l’organismo e non costruisce anticorpi specifici.

Per questo motivo non è possibile individuare le sostanze a cui si è intolleranti tramite il meccanismo ANTIGENE-ANTICORPO, attraverso le analisi del sangue, come invece si fa quando si vuole rilevare una allergia.

Si distinguono così, a seguito di una classificazione riguardante le "Reazioni avverse da alimenti" :

- forme a Meccanismo Immunologico: ALLERGIE ALIMENTARI

- forme a Meccanismo Non Immunologico: INTOLLERANZE ALIMENTARI

Più semplicemente quando un organismo accumula un determinato alimento, a cui è intollerante, arriverà ad un punto in cui la sua capacità di digerirlo non sarà più adeguata. Questo è il motivo per cui piccole quantità di un alimento a cui si è intolleranti non provocano spesso molti fastidi; ma se le dosi o le quantità aumentano cominciano a comparire i primi fastidi legati all’intolleranza alimentare.

COME SI MANIFESTANO LE INTOLLERANZE:

Le intolleranze generano una sintomatologia varia, a volte non indicativa, ma più spesso, molto fastidiosa ed inabilitante:

dolori addominali, gonfiore, ritenzione idrica, calo o eccesso di peso corporeo, mal di testa, acidità di stomaco e difficoltà digestive, sbalzi di umore (ansia, malinconia, etc.), stanchezza, insonnia, suscettibilità alle infezioni, stitichezza, palpitazioni, vertigini, dermatiti, sensibilità agli allergeni, aggravamento delle patologie croniche preesistenti.

Le sostanze, i materiali, i metalli, gli alimenti a cui si è intolleranti provocano uno squilibrio dell’organismo che, se all’inizio viene compensato, con il passare del tempo ciò non è più possibile.

Compare, allora, la sintomatologia e gli organi e gli apparati che sono più deboli ne risentono fortemente.